MODENA, MODELLO GUIDA DELL’ARTE EMILIANA

Il viaggio per voi può iniziare all’uscita del “Casello Modena Nord” dell’Autostrada del Sole e subito dopo vi troverete in centro città. Potrete visitare il Palazzo Ducale, ma la vera grande attrazione della città è il Duomo. Costruito dal 1099 al 1184, già il 30 aprile 1106 furono deposte nella cripta le reliquie di San Geminiano, patrono della città, alla presenza di Matilde di Canossa, Signora di quelle terre.

Il Duomo, realizzato su progetto dell’architetto Lanfranco, adottò innovative soluzioni architettoniche, come il rosone e il protiro sorretto da due colonne poggianti su due leoni, che verranno imitate in altre chiese dell’Emilia e del Veneto. Il Duomo di Modena, inserito nel 1997 nell’elenco del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, presenta, come opere di eccezionale valore, quattro stupende lastre di bassorilievi dello scultore Wiligelmo che illustrano scene della Genesi dalla creazione di Adamo all’uccisione di Caino, poste le prime due ai lati del portale principale e le altre due sopra i due portali minori.

NONANTOLA E LA SUA SOLENNE ABBAZIA

Usciti da Modena indirizzate il vostro viaggio verso la città di Nonantola, dove si eleva la famosa possente e solenne Abbazia Benedettina. Fondata nel 752, essa fu distrutta nel 899 da una incursione degli Ungari, fu ricostruita già nel 904 e soprattutto raggiunse grande splendore all’inizio del secolo XII per volontà di Matilde di Canossa. Partecipò attivamente alla Riforma della Chiesa iniziata dal Papa Gregorio VII durante la lotta per le investiture. Conclusa la visita proseguite fino a San Prospero per una visita all’Azienda Vinicola Cavicchioli.

STORIA DEL LAMBRUSCO, VARIETÀ E DIFFUSIONE

Esistono diversi Lambrusco per qualità e per territorio. Il Lambrusco originario è quello di Sorbara, frazione del Comune di Bomporto, ma poi esso si è diffuso nelle province di Modena, Reggio Emilia e Mantova. Tra i comuni più importanti di produzione del Lambrusco si possono citare Bomporto, San Prospero, Villa Baida, Scandiano e Novellara. Per qualità il Lambrusco si divide nelle versioni di secco, amabile e dolce con tendenza più o meno spiccata per il frizzante. Il territorio di coltivazione del vitigno Lambrusco è precollinare ma esso si spinge fino alle prime alture dell’Appennino. È questa una zona di terreni alluvionali con fondo sabbioso e ricco di sostanze organiche portate dai fiumi verso valle che aiutano la crescita dell’uva. Una delle caratteristiche del Lambrusco è la forte acidità che è presente nelle tre versioni di secco, amabile e dolce.

LAMBRUSCO: SUCCESSO ITALIANO E INTERNAZIONALE

Il Lambrusco è un vino senza “molte pretese”, ma con la sua semplicità, il sapore lineare e l’accattivante tendenza frizzantina, ha conquistato numerosi estimatori. Esso oggi è il vino più venduto in Italia e all’estero per quantità e secondo per valore dietro al Chianti.

CARATTERISTICHE DEL LAMBRUSCO

Il Lambrusco si ottiene da uve del vitigno dello stesso nome, presenta un colore rosso rubino abbastanza intenso e un sapore gradevole e frizzante. La fermentazione viene effettuata in contenitori di acciaio e si consuma nel primo anno dopo la vendemmia. Raggiunge una gradazione alcoolica che si attesta sui 10,5/11 gradi.

ABBINAMENTO DEL LAMBRUSCO

Il Lambrusco è un vino da “tutto pasto” da consumare fresco e si può abbinare con primi piatti leggeri e salse bianche, con salumi, con pollame e carni bianche.

IMPORTANTI PRODUTTORI DI VINO LAMBRUSCO

Azienda Vinicola Cavicchioli 
Cantine Lombardini
Cantine Bertolani
Cantine F.lli Carafoli
Azienda Vinicola Ferrari Franco
Azienda Vinicola Cleto Chiarli
Azienda Vinicola Rustichelli

Potete vedere le aziende sulla seguente MAPPA.

AZIENDA VINICOLA CAVICCHIOLI

L’Azienda Cavicchioli fu fondata nel 1928 da Umberto e poi gestita dai figli e dai nipoti. Nel piccolo borgo di San Prospero essa si è man mano ingrandita piantando viti in quasi 90 ettari di terra e producendo i vini emiliani e soprattutto il Lambrusco di Sorbara. Nella Foresteria dell’Azienda si possono degustare i vini di produzione, in particolare il Lambrusco, oppure consumare un pasto completo accompagnato dal vino tipico della zona.

Si ringrazia l’azienda Vinicola Cleto Chiari per la disponibilità nell’utilizzo delle sue foto.
Sul loro sito potrete prenotare direttamente la visita delle loro cantine.
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