Firenze, città d’arte d’eccellenza

Potete iniziare il vostro viaggio da Firenze, che subito vi colpirà per la stessa “atmosfera” di bellezza che si respira camminando per le sue strade. Città da un passato storico ricco di avvenimenti con protagonisti personaggi fondamentali per la cultura italiana, Firenze è importante anche per il ruolo fondamentale che diede alla sua parlata che diventerà “lingua nazionale”. Diventato libero comune nel XII secolo, Firenze si sviluppò con la sua attività produttiva nella lavorazione della lana, con i commerci e con il potere finanziario dei suoi banchieri. Visse il duro contrasto dei Guelfi e dei Ghibellini e nel secolo XV si trasformò in Signoria con il governo della potente famiglia dei Medici, che con la sua influenza finanziari offrì alla città autorevolezza a livello europeo. Firenze nel ‘500 divenne Granducato, estese il suo dominio su tutta la Toscana e prima sotto i Medici e poi sotto i Lorena rimase stato autonomo fino all’Unità d’Italia nel 1861. Nel campo culturale ebbe sempre un ruolo fondamentale e fu grande protagonista del Rinascimento Italiano. Per visitare bene la città sarebbero necessari numerosi giorni, ma per questo vostro viaggio potete ammirare i monumenti più famosi e significativi: Santa Maria del Fiore, il Battistero e Palazzo Vecchio. Conclusa la breve visita proseguite fino a San Casciano in Val di Pesa.

San Casciano in Val di Pesa

San Casciano al tempo dei Romani e nel Medioevo ebbe grande importanza perché era una stazione sulla strada che portava da Firenze a Siena e poi a Roma. Per la vicinanza fu sempre sotto il dominio di Firenze e diventò centro molto ricco per la coltivazione dell’olivo, dei vigneti e di altre coltivazioni agricole. A San Casciano, in località Albergaccio, Machiavelli visse il suo esilio dal 1512 in avanti e lì compose il suo famoso “Il Principe”. La città ha numerose Pievi e luoghi di culto interessanti e anche monumenti civili e militari che ne testimoniano la ricca vita della comunità. Conclusa la visita della città proseguite fino all’Azienda Antinori, meta del vostro viaggio.

Storia del Chianti

Il Chianti è il vino più rappresentativo della Toscana ed ha avuto ed ha tuttora una notevole varietà di produzione a seconda delle varie zone. Il vitigno di base è il Sangiovese ma variano le percentuali di altre uve a bacca nera e si arriva così ad avere ben 23 tipi di Chianti, tutti con l’indicazione DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita). Il Chianti è il vino più prodotto in Italia dopo il Lambrusco ed uno dei più esportati all’estero. Il Chianti Classico è certamente il più conosciuto e il più apprezzato e si produce nella zona tra Firenze e Siena e più precisamente nei territori dei comuni di San Casciano in Val di Pesa, Impruneta, Greve, Panzano, Radda, Gaiole e Castellina. Il terreno della zona è costituito da “roccia argillosa, porosa e permeabile”. La Famiglia Antinori produce vino nel territorio da 600 anni insieme all’altra nobile Famiglia dei Frescobaldi, ma il “padre” de Chianti moderno si deve agli studi, alla sperimentazione e alla scelta di composizione del barone Bettino Ricasoli, il quale nel 1872 propose l’uso di tre tipi di uve: Sangiovese, Canaiolo e Malvasia.

Vigneti nella zona del Chianti Classico

Caratteristiche del Chianti Classico

Il vino Chianti Classico si ottiene da uve Sangiovese (75-90%), Canaiolo (5-10%) e Malvasia o Trebbiano (5-10%), ha un sapore colore rosso rubino intenso che tende al granata, profumo vinoso e sapore asciutto e morbido. Dopo la fermentazione l’affinamento viene fatto in vasche di acciaio o vetrificate per sei mesi, poi viene imbottigliato e commercializzato ad un anno dalla vendemmia. Il vino deve avere una gradazione minima di 12 gradi e può essere invecchiato per circa 4 anni, nella versione Riserva anche fino a 10 anni.

Grappolo di Canaiolo nero

Abbinamento

Il Chianti Classico accompagna bene tutti i tipi di carne sia rossa che bianca, ma preferisce piatti saporiti di manzo e stracotti come brasato e salmì di lepre e formaggi stagionati. Questo vino si addice soprattutto ai piatti tipici locali, come fegatelli alla fiorentina, coniglio in umido e trippa alla toscana.

Trippa alla toscana

Storia dell’Azienda Vinicola Antinori

La Famiglia dei marchesi Antinori iniziò a produrre vino nel 1385 quando l’antenato Giovanni di Piero fondò l’azienda che ancora oggi è all’avanguardia nell’attività enologica. Ma la secolare storia dell’azienda ha avuto un’evoluzione straordinaria per l’iniziativa di Piero, il quale attraverso studi, analisi dell’esperienza anche internazionale, sperimentazione personale ha rivoluzionato i metodi di coltivazione e la tecnica di lavorazione del vino, tanto da diventare modello per gli altri produttori. Con i suoi 1416 ettari in Italia ed altri 1666 in altri paesi l’Azienda Antinori è certamente la più grande produttrice enologica in Italia. Essa ha costruito una stupenda cantina interrata e con passione cura la produzione dei vini toscani con risultati eccezionali dei grandi vini (Tignanello e Solaia), ma ha dedicato molto impegno nel migliorare la qualità del suo Chianti Classico che ha raggiunto livelli di eccellenza. Potete fare la vostra esperienza di viaggio prenotando una visita guidata alla Cantina Antinori di Villa del Cigliano a San Casciano in Val di Pesa.

Azienda Antinori in San Casciano in Val di Pesa

Importanti produttori di Chianti Classico

Azienda Vinicola Antinori
Azienda Vinicola Villa Le Corti
Tenuta del Palagio
Azienda Vinicola Luiano Winery
Azienda Agricola Le Querce
Cantina Leonardo Manetti
Tenuta Riseccoli
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