Borgomanero, “città fortificata”

Potete iniziare questo viaggio uscendo dall’Autostrada A 26 al Casello Borgomanero per visitare questo interessante borgo. Narra la leggenda che questo centro abitato sia stato fondato da viaggiatori che ritornavano da un pellegrinaggio religioso dall’isola di San Giulio. Nella realtà storica si hanno notizie di Borgomanero nella prima metà del secolo XII e il suo nome deriva da Giacomo Mainero, podestà di Novara, che volle creare nel luogo una città fortificata con la costruzione di mura di difesa contro eventuali nemici. Il borgo fu al centro della contesa tra i Marchesi del Monferrato e i Visconti di Milano, i quali riuscirono vincitori e concedettero il feudo della zona prima alla Famiglia Tornielli e poi a quella dei Trivulzio. Nel 1552 la città e il suo territorio passò agli Estensi di Ferrara che governarono fino 1757. Nell’Ottocento furono abbattute le mura ed essa diventò un centro commerciale di notevole importanza. Monumenti degni di nota sono la Chiesa di San Bartolomeo e il Castello di Vergano. Dopo la visita del borgo immettetevi sulla SP 142 per recarvi a Gattinara.

Gattinara

Pur essendo abitata dai tempi antichi Gattinara nacque come centro importante poco dopo l’anno Mille. Punto strategico di rilievo come sbocco della Valsesia che porta ai valichi alpini, il territorio venne valorizzato per le potenzialità agricole, soprattutto per il settore viticolo. Per i contrasti con Novara la città di Vercelli fece costruire sul luogo un castello fortificato di difesa e nel 1242 obbligò gli abitanti della zona a riunirsi a Gattinara, che diventò “borgo franco”, cioè libero dalle servitù feudali. Per questa sua condizione di privilegio il borgo crebbe e si diede uno statuto di libero comune, approvato prima da Vercelli ed in seguito dai Conti di Savoia. Nei secoli successivi Gattinara consolidò il suo benessere economico sfruttando le risorse delle campagne e diventando un centro di scambi commerciali molto importante anche con i paesi europei attraverso i valichi alpini. In queste condizioni crebbe molto la tradizione vitivinicola della città che vide il successo del suo prodotto più famoso, il vino Gattinara, che così si identifica con lo stesso borgo. Monumenti degni di essere visitati sono la Chiesa di San Pietro e Palazzo Comunale (ex Palazzo Arborio Gattinara). Il vostro viaggio si conclude con la visita all’Azienda Vinicola Nervi, situata nella stessa Gattinara, in Corso Vercelli 117.

Storia del vino Gattinara

Tutta la zona collinare intorno a Gattinara ha una lunga tradizione vinicola che è stata fonte di benessere per gli abitanti del luogo. La singolarità di questo vino è che la zona di produzione è limitata al territorio comunale tanto che il prodotto ha preso il nome del borgo. Il vitigno da cui esso si ottiene è il Nebbiolo che i questo caso prende il nome di Nebbiolo Spanna. La differenza tra il vitigno originario e la versione Spanna è leggerissima e dipende fondamentalmente dalla composizione del terreno che nel territorio del borgo è di origine vulcanica, ricco di minerali come granito, silice, magnesio e soprattutto ferro. Questa componente minerale dà al vino una forte struttura e un sapore complesso, secco e un po’ amarognolo nel retrogusto. Il Gattinara nel 1967 ha ricevuto la DOC (Denominazione di Origine Controllata), che nel 1969 è diventata DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita).

Vigneti intorno a Gattinara

Caratteristiche del vino Gattinara

Come si diceva il Gattinara si ottiene da uve del vitigno Nebbiolo Spanna (90-100 %), con possibilità di usare uve a bacca rossa del territorio del comune di Gattinara (10%). Il vino ha un colore rosso granata che tende all’arancio e un profumo intenso di spezie. La fermentazione viene effettuata in vasche d’acciaio e l’affinamento in grandi botti di rovere o in barrique. Deve avere un invecchiamento di tre anni e una gradazione minima di 12,5 che può raggiungere i 13-14 gradi. Il Gattinara può essere invecchiato fino a 10 anni ed anche di più.

Grappoli di Nebbiolo Spanna

Abbinamenti con il vino Gattinara

Il Gattinara è un vino di “buon corpo” e pertanto è indicato per primi piatti di gran sapore, per carni rosse e bianche sia arrosto che in umido e per formaggi stagionati. E’ un vino che si accompagna molto bene con un piatto tipico della zona, il Gran Bollito Piemontese.

Il Gran Bollito Piemontese

Storia dell’Azienda Vinicola Nervi

La Cantina Nervi nacque nel 1905 per iniziativa del fondatore Luigi che decise di valorizzare il vitigno Nebbiolo che ben si adattava ai terreni vulcanici ricchi di minerali. Dopo varie vicende e il passaggio a diversi proprietari nel 2018 l’azienda è stata rilevata da Roberto Conterno che aveva una lunga esperienza vinicola nelle Langhe. Egli si è cimentato in questa nuova esperienza di coltivazione di un Nebbiolo un po’ diverso da quello di Alba e consapevole di questa differenza con i 27 ettari di vigneti dell’azienda si è impegnato a rispettare la tradizione e le caratteristiche del Gattinara. Aiutato dal figlio Gabriele e da validi collaboratori segue con meticolosità tutte le fasi di vendemmia, fermentazione e maturazione del vino con risultati eccellenti. Ha rinnovato la cantina ed organizzato un’attività di accoglienza dei visitatori per offrire occasione di degustazione molto apprezzate dagli appassionati. E a conclusione del vostro viaggio anche voi potete essere ospiti della Nervi per gustare la qualità del Gattinara e dei prodotti locali.

Produttori di Vino Gattinara

Azienda vinicola Nervi
Azienda Vinicola Il Chiosso
Azienda vinicola Cantina Delsignore
Azienda Vinicola Travaglini
Azienda Vinicola Franchino
Azienda Vinicola Galigaris
Azienda Vinicola Petterino
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