Santa Maria di Portonovo, grande monumento tra montagna e mare

Potete iniziare il viaggio uscendo dall’Autostrada A14 al Casello Ancona Sud-Osimo e attraverso la SP 1 del Conero giungere a Portonovo. Vi sono dei parcheggi dove lasciare la vostra auto o motocicletta e percorrere a piedi l’ultimo tratto di strada verso il monumento. Non sempre esso è visitabile all’interno, ma la sola vista esterna è di notevole impatto emotivo, perché la chiesa, immersa nel verde, ha alle spalle il massiccio del Conero e davanti l’azzurro del Mare Adriatico. Sul luogo era stato costruito un monastero benedettino e i monaci fecero edificare la chiesa nella prima metà del secolo XI. In seguito, nel 1320, i monaci abbandonarono il monastero che fu poi abbattuto. La chiesa, costruita in stile romanico, ha cinque navate con le sue esterne più corte rispetto alle altre e concluse con absidi semicircolari. L’edificio fu costruito in pietra bianca del Conero e fu abbellita dagli elementi tipici del romanico (lesene e archetti pensili). Tutta la chiesa impressiona per la sua imponenza ma colpisce anche il complessivo equilibrio delle forme e la sua statica solennità. Conclusa la visita ritornate sula SP 1 per recarvi a visitare la città di Ancona.

Ancona, “città dorica”

La città è tra le più importanti della costa adriatica ed è sempre stata con il suo porto un punto di collegamento con la costa balcanica e con la Grecia. Fondata nel 387 a.C. da coloni della città di Siracusa, e per questo chiamata “città dorica”, anche al tempo dei Romani assunse un ruolo strategico e commerciale tanto che l’imperatore Traiano decise di ampliare la città e il suo porto. Nel Medioevo continuò a svolgere il ruolo di “porta d’Oriente” e visse un lungo periodo di libero comune e di repubblica marinara, ma nel 1532 cominciò a far parte dello Stato della Chiesa. Nel periodo successivo la città subì una lenta decadenza dalla quale si sollevò quando nel 1732 il Papa Clemente XII la dichiarò “porto franco”, cioè libera da dazi doganali, e ciò diede un grande sviluppo alle attività commerciali del suo porto che fu ampliato su progetto di Luigi Vanvitelli. Ancona visse poi le complesse vicende del periodo napoleonico, della Restaurazione e del Risorgimento fino all’annessione al Regno d’Italia nel 1861. Ancora oggi la città svolge un’intensa attività di collegamento con la Grecia e il Mediterraneo Orientale. Ancona ha una particolare “forma a gomito piegato” (il suo nome deriva dal termine greco che appunto indica quella parte del braccio) ed è divisa in due parti: la parte alta, sul Colle Guasco, dove si trova il Duomo, e la parte bassa sviluppatasi in un secondo periodo. Ancona è ricca di monumenti illustri tra i quali spiccano il Duomo, dedicato a San Ciriaco, l’Arco di Traiano, la Loggia dei Mercanti e il Lazzaretto. Conclusa la visita recatevi alla Frazione Montacuto di Ancona presso le Cantine Moroder, dove si conclude il vostro viaggio.

Ancona: Il Lazzaretto (Mole Vanvitelliana)

Storia del Rosso Conero

Si hanno notizie della viticoltura nella zona del Conero risalenti a molti secoli indietro, ma il Rosso Conero è legato alla diffusione del vitigno Montepulciano lungo tutta la costa adriatica dalle Marche fino alla Puglia. Questo vitigno comparve in Abruzzo all’inizio dell’Ottocento e poi si diffuse lungo il litorale dell’Adriatico. Non è chiaro da dove esso fosse stato importato, probabilmente dalla Toscana, ma il fatto assodato è che il Montepulciano dell’Adriatico assunse caratteristiche proprie diventando base di molti vini. Il Rosso Conero viene prodotto nell’entroterra del monte da cui prende i nome, ma si spinge più a Sud fino ad Osimo, Castelfidardo e Loreto. Il “cuore” della produzione rimane quella zona tra il Conero e l’autostrada e coincide con il Parco del Conero, nei territori dei comuni di Varano, Camerano, Numana, Sirolo e Portonovo. I terreni di questi comuni sono in genere calcarei su base argillosa molto adatti al vitigno Montepulciano.

Vigneti della zona di Rosso Conero

Caratteristiche del Rosso Conero

Il Rosso Conero si ottiene dalle uve dei vitigni Montepulciano (85%) e Sangiovese (15%), ha un colore rosso rubino con tendenza al granata, profumo intenso vinoso e un sapore asciutto che permane a lungo nel retrogusto. La fermentazione avviene vasche di acciaio e l’affinamento in grandi botti di rovere o in barrique. Il vino deve avere una gradazione minima di 11,5 gradi, ma in commercio si trova a 13-13,5 gradi. Può essere invecchiato per 3-4 anni, ma in alcuni casi anche fino a 10 anni.

Abbinamenti

Il Rosso Conero su può considerare un vino da “tutto pasto” ma le sue qualità si apprezzano con primi con ragù, risotto con salsiccia, formaggi stagionati e arrosti di carni rosse. Ma certamente questo vino si accompagna bene con un piatto tipico della zona del Conero, i famosi “vincisgrassi”, cioè una pasta a forno simile alle lasagne alla bolognese, ma con la presenza di besciamella. La curiosità di questo piatto deriva dal fatto che durante l’assedio degli Austriaci ad Ancona nel 1849 il generale Alfred von Windisch-Graetz abbia particolarmente apprezzato il piatto che allora in suo onore il nome austriaco sia stato italianizzato in “vincisgrassi”.

I “vincisgrassi” marchigiani

Storia dell’Azienda Vinicola “Cantine Moroder”

La famiglia Moroder, originaria della Val Gardena, si trasferì nelle Marche nel Settecento e l’Azienda Agricola venne fondata nel 1837. Da allora l’azienda fu gestita di generazione in generazione, ma l’attività vitivinicola di pregio si deve ai primi anni 80 del secolo scorso all’iniziativa di Alessandro Moroder e della moglie Serenella che hanno voluto valorizzare le potenzialità del territorio per ottenere un Rosso Conero d’eccellenza. Riorganizzata l’attività della cantina, ben presto l’azienda è diventata un punto di riferimento della regione Marche, con una produzione che ha sempre mirato ad esaltare le qualità del vitigno Montepulciano che particolarmente si adatta alle caratteristiche dei terreni della zona del Conero. Anche voi potete costatare gli ottimi risultati aziendali della cantina prenotando una visita di degustazione presso la sede nella Frazione Montacuto di Ancona.

Produttori di Rosso Conero
Azienda Vinicola Cantine Moroder
Azienda Vinicola Marchetti
Azienda Vinicola Lanari
Azienda Vinicola Fattoria Lucesole
Azienda Vinicola Umani Ronchi
Azienda Vinicola Garofoli
Azienda Vinicola Terre Cortesi Moncaro
Azienda Vinicola Fattoria Le Terrazze
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