Chiaravalle, città “circestense” per eccellenza

Potete iniziare il viaggio uscendo al “Casello Falconara” dell’Autostrada Adriatica. Quasi subito incontrerete Chiaravalle, che ha preso il nome dall’Abbazia di S. Maria di Castagnola. L’Ordine dei Cistercensi, nato in Borgogna, in Francia, anche per merito di San Bernardo di Clairvaux (Chiaravalle), si diffuse rapidamente anche in Italia, dove furono edificate numerose abbazie, tra le quali Chiaravalle della Colomba (vicino a Piacenza) e Chiaravalle, vicino a Milano. Proprio dei monaci provenienti da Milano nel 1172 cominciarono a costruire l’Abbazia marchigiana, intorno alla quale si sviluppò il centro abitato. L’Abbazia fu costruita il stile romanico con influenze del primo gotico e presenta sulla facciata un grande rosone, un timpano con una bifora e un piccolo porticato in basso. Conclusa la visita dell’Abbazia riprendete il viaggio fino a Jesi.

Jesi e le sue antiche origini

Città già molto importante all’epoca dell’invasione dei Galli Senoni, Jesi nel Medioevo costituì la piccola Repubblica Esina che conquistò il territorio circostante, che veniva chiamato “Castelli di Jesi”. Testimonianza di quel passato storico sono le mura che ancora oggi circondano il centro cittadino. Durante un viaggio di traferimento l’Imperatrice Costanza d’Altavilla fu presa dalle doglie e in un tendone nella piazza principale della città il 26 dicembre 1194 partorì l’Imperatore Federico II. Potete visitare la città nei suoi monumenti più significativi: il Duomo di San Settimio, il Palazzo della Signoria. a, Palazzo Balleani e Palazzo Ricci con la sua facciata a bugnato, cioè con la facciata costituita da blocchi di pietra sporgenti a punta di diamante. Conclusa la visita della città proseguite verso Casteplanio per la visita all’Azienda vinicola Fazi Bataglia.

Storia del Verdicchio dei Castelli di Jesi

Si dice che il Verdicchio fosse conosciuto al tempo di Roma antica e per questo motivo alcuni produttori hanno scelto di usare una bottiglia a forma di “anfora romana”. Ma notizie sicure sul Verdicchio si hanno in documenti del Cinquecento che testimoniano della sua larga diffusione nelle Marche. Il Verdicchio dei Castelli di Jesi si distingue da quello di Matelica, che viene prodotto più a Sud, in Provincia di Macerata. La zona di produzione è quella a Nord e ad Ovest di Jesi, ma la produzione si spinge anche a Sud del fiume Esino, dove il vino prende la denominazione di “Classico”. Tutta la zona di produzione si innalza fino ad oltre 500 metri di altezza e presenta terreni molto vari per composizione, perché possono essere calcarei, sabbiosi o argillosi. Il nome Verdicchio deriva dal fatto che gli acini conservano anche in piena maturazione un colore tendente al verde.

Vigneti intorno a Jesi

Caratteristiche del Verdicchio

Il vino si ottiene da uve Verdicchio (85%) e da uve Trebbiano Toscano o Malvasia (15%). Ha un colore giallo paglierino tenue e un sapore secco che lascia una sensazione di leggero amaro nel retrogusto. Ha una gradazione alta per un bianco perché raggiunge i 12/12,5 gradi e si presta anche a lungo invecchiamento. La maggior parte dei produttori effettua la fermentazione in acciaio, ma qualcuno sceglie botti di legno. Anceh l’affinamento può essere fatto in acciaio o in legno.

Grappoli di Verdicchio

Abbinamento

Il Verdicchio è un vino robusto che si può abbinare con piatti a base di uova, ma soprattutto con menu marinari: brodetto, frittura e grigliata di pesce. Considerando che le Marche sono una regione costiera che ha una tradizione culinaria legata al mare questo vino è adatto per tanti piatti tipici regionali. E’ un vino da “tutto pasto”, gradevole e di grande soddisfazione gustativa.

Importanti produttori di Vino Verdicchio dei Castelli di Jesi

Antica Cantina Sant’Amico
Azienda Agricola Bucci
Società Agricola Cherubini
Azienda Vinicola Colonnara
Azienda Vinicola Montecappone
Azienda Vinicola Collemirò
Fazi Battaglia 

Storia dell’Azienda Fazi Battaglia

L’azienda nasce nel 1949 dall’unione delle due famiglie Fazi e Battaglia che inziano l’attività im una piccola cantina di Cupramontana. Pochi anni dopo l’azienda passa alla Famiglia Angelini (nota nel campo idustriale farmaceutico) che trasferisce la sede a Castelplanio, la ingrandisce e la fa diventare la più nota etichetta dei vini marchigiani. Di recente l’azienda è stata ristrutturata e con i suoi 130 ettari produce un Verdicchio dei Castelli di Jesi di grande prestigio. La Fazi Battaglia ha un’ottima organizzazione della sua cantina e consente una visita guidata a chi volesse gustare i suoi ottimi prodotti.

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