Day 1

Estate 2025, 31 luglio

Comincia una nuova avventura lungo le strade del mondo e dei pensieri che il mondo suscita. Le emozioni più forti nascono … così in ogni fotografia scattata, in ogni immagine vissuta, mescolando le memorie, i ricordi e le prospettive.

Ma il tempo della vita che passa veloce, scandito dall’andare con e senza meta, inumidisce lo sguardo e vela di interrogativi il futuro. E può il giorno che ancora rinasce erompere, illudere e riempire di luce?

Day 2

Estate 2025, 2 agosto

Il percorso di avvicinamento a Lisbona ci ha portate ad Almagro, nella provincia di Ciudad Real… (gli spazi aperti di Don Chisciotte…) dopo una notte di sosta a Valencia per interrompere la guida.
Questo andare di giorno in giorno, di tappa in tappa… fa vivere il viaggio nella sua essenza di “senza fissa dimora”… aperti allo stupore e al cambiamento, nella costruzione di radici quanto mai aeree… provvisori eventi e vissuti mutevoli…
In una piana vasta, a perdita d’occhio gialla, dove la solitudine e lo spazio si rincorrono sorge improvvisa e a sorpresa la città di Almagro, pulsante di storia e fortemente assolata… di silenzio pomeridiano.
Day 3

Estate 2025, 3 agosto

Ciudad Real nella Mancha, la terra dei mulini a vento… la storia di don Quijote passa ovunque lungo queste strade assolate…
Sembra di vedere spuntare da un momento all’altro la lancia in resta per le battaglie della mente che si esalta in storie immaginarie.
Con quelle storie di lucida follia ricordo mio padre che rideva divertito nel silenzio del suo studio… Don Quijote e Sancho Panza più reali dei personaggi hanno conquistato una vita autonoma oltre Cervantes e oltre la letteratura e sono qui ancora presenti in questo Museo che rende loro onore.
Anche noi a volte Don Quijote contro i mulini a vento o cavalieri erranti… celebriamo la nostra immaginazione.
Day 4

Estate 2025, 4 agosto

Il Portogallo è sempre più vicino.
Siamo a Badajoz, ancora in Spagna, a pochi km dal confine che prima dell’UE divideva i due Stati.
Una città di frontiera dell’Estremadura dove le temperature sono insopportabili: oltre i 42/43 gradi… l’aria è pesante, corposa e ricorda quella del Venezuela di Maracaibo quando si esce dall’aeroporto e ci si trova immersi in qualcosa di denso appoggiato sulla pelle.
Qui si sviluppa una delle più estese opere di difesa araba.. La plaza alta, in fase di profondo restauro, ci porta a eserciti schierati, palazzi arabescati, storia e storie di queste latitudini.
Day 5

Estate 2025, 5 agosto

Finalmente Lisbona, a 2300 km circa da casa, e finalmente un po’ di sollievo dalla calura insopportabile dei giorni scorsi.
Da circa 43 gradi a 29: un sogno…
Purtroppo il contrasto tra la calura e l’aria condizionata del bungalow di Almagro mi ha messo KO: oggi e domani devo assolutamente recuperare efficienza perché il 7 comincia il Camino.
Qui nel campeggio di Lisbona siamo immersi in una natura selvaggia e primitiva… come davvero “essenziali” sono i servizi offerti.
È stato impegnativo raggiungere il punto di partenza… ma finalmente siamo arrivati.
Day 6

Estate 2025, 7 agosto

Oggi abbiamo intrapreso la strada verso Santiago, partendo dalla Cattedrale di Lisbona.
Il Caddy si sta dimostrando all’altezza delle aspettative, favorendoci nel percorrere le grandi distanze, nell’altalenarsi delle salite e delle discese con estrema agilità e lungo le strade particolarmente impervie, solitarie o sconnesse e facilitandoci con il supporto logistico del quotidiano ben organizzato (anche se da migliorare in alcuni aspetti).
Le soste alla scoperta dei luoghi più suggestivi per storia, tradizione, arte, testimonianza di vita… già in questa prima giornata sono state coinvolgenti: Cattedrale di Lisbona, Santarem, Golega, Tomar… ciascuno con il suo passato…
Siamo arrivate in un “campismo” che ci ha fatto ricordare l’avventura negli anni sessanta del nostro amato camping le Calanchiole quando ha ospitato i primi turisti…
Siamo infatti in un terreno di olivi, ricchissimo, rigogliosissimo, nel profondo della natura… dove i proprietari accolgono qualche camper o tenda e offrono alcuni bungalow con biancheria che sembra di casa…
Si ha la sensazione di essere in un altro mondo, tuttavia anche con piccolissima piscina e un bar casalingo…
Day 7

Estate 2025, 7-8 agosto

La strada che si snoda da Lisbona a Tomar passa tra sterminati campi di ulivi intervallati da distese di vigneti bassi… senza interruzione… sorgono qua e là aziende agricole bianche di calce e piccoli agglomerati di case ristrutturate o nuove con un senso di vitalità che si può facilmente cogliere.
I paesi più grandi in questo periodo d’agosto organizzano feste ed eventi, celebrazioni di memorie o tradizioni in costume, con sfilate o processioni e feste della gastronomia e della danza… i gioielli dell’arte sono al centro delle manifestazioni popolari e religiose.
A Tomar l’espressione dell’arte e della storia sono al massimo livello: il Castello dei templari (con figurante in costume e cofanetto del Sacro Graal per foto ricordo, come di prassi) e il Convento di Cristo sono patrimonio dell’umanità e ti mettono in una dimensione di stupore e di incredulità per tanta bellezza.
A Tomar passano non solo i pellegrini verso Santiago, ma anche turisti alla ricerca del bello, del tempo, della storia, delle origini…
Day 8

Estate 2025, 9-10 agosto

Lo stupore e le emozioni vissute a Tomar, di fronte alle sue opere d’arte e di storia legate al Castello dei Templari, sembrava non potessero avere uguali nel procedere del viaggio ed invece lo stupore è diventato meraviglia e l’emozione si è trasformata in un sussulto dello spirito.
Di qui, a Coimbra, nel monastero vecchio e in quello nuovo di Santaclara passano i pellegrini diretti a Santiago per prendere forze e ritemprarsi dalle fatiche dei passi uno dopo l’altro, in un clima peraltro abbastanza inclemente.
Qui si rigenerano le forze, nell’ombra e con il refrigerio tra queste mura, perché alla fine sono proprio il “bello”, l'”inutile”, il “sovrumano” che rimettono l’umanità nel senso della storia e rappresentano il filo che unisce il presente al passato, l’espressione più alta della genialità umana.
Le prima immagine di questo post rappresentano e sintetizzano la fiducia dell’essere umano che si proietta con la sua fede nell’ultraterreno e con la sua speranza in una umanità più giusta…
Gesti di fede peraltro testimoniati anche dallo splendore delle opere che ci riempiono gli occhi e che provengono dal passato… la principessa d’Aragona poi regina Elisabetta del Portogallo e santa è in un certo senso la protagonista o meglio forse un’altra testimone…
Day 9

Estate 2025, 11 agosto

Il viaggio di oggi unisce Coimbra a Porto lungo un percorso che intervalla strade di campagna e paesi verso l’industrializzazione della città metropolitana di Porto.
Un’esplosione di colori ci accoglie ad Agueda, la cittadina più colorata del Portogallo… si pensava ad azulejos, a pareti dipinte, all’arte… e ci sorprende invece un gioco di immagini realizzate con poco, ma di grande efficacia visiva sparse in tutto il paesino. Non si vivono qui le emozioni alle quali questo Camino ci ha abituati, ma certamente ci pervade una improvvisa leggerezza dell’essere che solo i colori sanno dare… il paese degli ombrelli che con la loro fantasia si sono appropriati del cielo e lo hanno “offuscato” con giochi di arcobaleno o monocromatici … creando una incredibile ombra alla calura e un senso di allegria… mentre si cammina.
Agueda piccolo paese dal cuore colorato, dove si coglie la forza della creatività e dell’arte, dove si tocca da vicino la possibilità dell’umanità di sorprendere se stessa volando alto nel mondo della leggerezza dell’essere non come fuga, ma come dimensione dell’esistenza.
L’arte realizzata con povere cose… riesce a farci pensare ed essere per qualche attimo Mary Poppins in volo leggero nell’arcobaleno o in una sosta dell’animo spesso travagliato su una panchina altrettanto leggera…
Day 10

Estate 2025, 12 agosto

Porto, la città del vino, delle grandi compagnie, della vinificazione inglese, portoghese, tedesca… terra di incrocio di culture che affonda le sue radici nella storia antica, costruita alla foce del fiume Duero e in lotta con lo strato di granito di cui è costituita la roccia del suo territorio.
Una lotta impari con la forza della natura, il corso del fiume, le piene disastrose della sua storia quando l’oceano rifiuta l’acqua dolce del Duero e la respinge fino ad alzare il limite oltre i 3 metri quotidiani di marea per arrivare a esondazioni memorabili. Il più alto livello raggiunto e documentato del fiume risale al 1909 e il più recente al 2023.
Città di collina dove si alternano ripide salite e discese che mettono seriamente alla prova la nostra resistenza.
L’assonanza che ho trovato di tipo alimentare è con i piatti a base di sardine e di baccalà, molto diffuso nella mia città di origine Venezia.
E memoria emerge dai lontani viaggi in Spagna dove sempre compravo la bottiglia di Porto per mio padre. Tempi lontani che però sono ancora testimoniati da quelle bottiglie rimaste esposte e che certo sono solo ricordi di sapori mai gustati per una sorte di “rispetto” per il dono ricevuto, emblema del pensiero apprezzato.
Una città raggiunta non solo dai pellegrini di Santiago, ma che forse si trova di più nel circuito del turismo internazionale… allegro, spensierato, di scoperta culturale e di locali serali con musica dal vivo di artisti di strada e stupore dell’arte mista a negozi di ricordini e cianfrusaglie… cosi attraenti per il pensiero a chi non è qui in viaggio.
E così anche questa tappa si colloca nella giornata trascorsa e quindi inevitabilmente nel “passato”.
Day 11

Estate 2025, 13-14 agosto

Da Porto al confine con la Spagna, con meta A Guarda, cittadina sull’estuario del fiume Mino nell’oceano… sullo sfondo rilievi di circa 300/400 metri che consentono una vista splendida di azzurri intensi e chiari nello stesso tempo.
Lungo il percorso di ieri finalmente rivediamo il mare e scegliamo infatti la strada che lo costeggia (dopo tanta campagna vista in tutto il suo rigoglio), entrando e uscendo da piccoli paesi in espansione turistica.
Finalmente A Guarda sulla collina sopra l’insenatura e il piccolo porticciolo dove le aragoste fanno di questi ristoranti un richiamo speciale.
I dintorni ricchi di storia e di memorie: il Castello di Santa Cruz, il castro di santa Trega e il miradorio dove si trova un insediamento celtico, oltre a una via crucis gigante che porta sulla cima.
L’abitato si colora tenuamente sopra il porto e si prepara al tramonto di oggi sereno e quasi sospeso in quell’indefinito che è il tempo che ogni giornata ci fa vivere.
Day 12

Estate 2025, 15 agosto

Siamo rimasti per molti tratti della strada di oggi, da AGuarda a Muros, lungo l’oceano e per altri tratti ci siamo spostati verso l’interno, scavalcando colline di una certa altitudine e in alcuni punti dense di curve e particolarmente strette.
La sosta più significativa è stata a Pontevedra, una delle città più importanti della Galizia dopo Santiago de Compostela, e ci siamo trovati a vivere in un clima di festa e di organizzazione di un 15 agosto spensierato, altalenato tra manifestazioni religiose (con processioni) e travestimenti colorati che evocano il clima delle feste popolari che affondano le loro origini in epoca medievale. I trampolieri, che portavano via i sogni nella canzone di Vecchioni, sembrano uscire da un libro di storie e prendere corpo, raccogliendo sempre più gente al loro passaggio, ripetuto più volte lungo la strada centrale della città.
La musica trascina la giornata in un vortice che fa dimenticare il quotidiano per mettere tutti in una dimensione narrativa che evoca dal profondo bisogni ancestrali di evasione…
Mentre le memorie impresse in ogni pietra, scultura, stemma, arco e colonna della chiesa di San Domenico rimangono altere e immobili testimoni di storie vere e vissute, di famiglie nobili estinte in un legame dei tempi cosi lontani con quelli del presente che indaga e cerca conferme.
Day 13

Estate 2025, 16 agosto

Oggi gita a Finis Terrae… il punto estremo d’Europa a ovest, dove si apre l’oceano grande e il tramonto è molto più tardi che a casa..
C’è luce fino alle 10 di sera circa… ed è una bella sensazione vivere una lunga giornata.
Siamo cosi arrivate al km 0 del Camino di Santiago, e su quelle spiagge dove i pellegrini raccoglievano la conchiglia quale prova d’aver raggiunto il luogo di San Giacomo…
E anche noi abbiamo raccolto molte conchiglie da portare a casa… non come prova, ma come piccolo pensiero… invece del negozio, inevitabile quando si viaggia, di ricordi più o meno stereotipi di ambiente, eventi, tradizioni… abbiamo camminato nella bassa marea sulla Praia de langosteira scegliendo le conchiglie più grandi…
Le immagini di questo tratto di strada sono immerse nella natura e colorate di tutte le sfumature di azzurro più o meno intenso, affondato a volte nel verde… fotografie che sembrano cartoline ricordo, ma che offrono momenti di stupore, di emozione e di mai tramontata meraviglia.
Day 14

Estate 2025, 17 agosto

Abbiamo lasciato Finis Terrae per raggiungere finalmente Santiago.
Forse il percorso avrebbe dovuto essere al contrario arrivare a Santiago e poi proseguire per Finis Terrae, ma abbiamo voluto tenere come ultima tappa di questo “peregrinare” la cattedrale, grandiosa per ogni suo aspetto: la storia, l’arte, la tradizione, il misticismo, la simbologia, la partecipazione, l’emozione, le attese, i desideri, i pensieri sulla vita che scorre… Lo stupore di fronte a tutto questo che palpita in ognuno accomuna così migliaia di persone pellegrine in questo mondo… e stupore nasce proprio per quanto significato ciascuno dei presenti riesca a dare alla solenne conclusione del cammino…
Ognuno con i suoi mezzi e le sue fatiche, a piedi, in bicicletta, con ogni mezzo, per lungo percorso o per pochi km, da soli o in compagnia… allenati o improvvisati camminatori o “esploratori” e viandanti… consapevoli della storia che ci precede o ignari di conoscenze e mossi dalla fede, o forse in cerca di risposte o magari anche di domande, credenti e non credenti… una varia umanità che si incontra alla messa del pellegrino delle 12 cantata da una voce quasi angelica e accompagnata dal suono di un organo che si diffonde tra le colonne e si alza forte, scivolando sulle pietre e rimbalzando nelle sculture dorate.
Una messa celebrata per i pellegrini di ogni lingua con l’accoglienza in spagnolo, francese, italiano tedesco, polacco… per l’augurio che ognuno porti con sé nella sua terra dove il cammino concluso potrà ricominciare… l’andare simbolico della strada verso Santiago suscita stati d’animo, pensieri, emozioni che sono, al di là della fede, espressioni degli aneliti del genere umano che cerca risposte al mistero della vita. Mentre ognuno si dà le sue risposte… e restano più forti le lacerazioni del pensiero…
Day 15

Estate 2025, 18 agosto

Si comincia la strada del ritorno. Percorriamo il Camino francese fermandoci in alcune delle sue tappe per visitare le città più grandi.
Ormai si contano i giorni, ma non si perde nessuna occasione per vivere arte e storia che il tempo passato ci ha regalato…
Lugo, città patrimonio dell’Unesco per le sue mura romane (le meglio conservate) e per la sua cattedrale indescrivibile per ricchezza, sontuosità, conservazione, architettura slanciata… uno stupore anche il museo realizzato all’interno dell’edificio tutto intorno al perimetro, con affaccio sulla navata centrale, in posizione sopraelevata… un’opera di una eleganza e sobrietà, cura estrema di ogni particolare, realizzata con il gioco dei materiali e dei colori a contrasto, con il nero delle pareti contro il grigio della pietra che desta profonda ammirazione… Peccato non aver potuto fotografare per i limiti imposti dalla conservazione dei beni museali.
Una città storica esemplare per le sue strade, le sue memorie, la sua vita intorno alla piazza centrale, all’interno delle imponenti mura romane.
Day 16

Estate 2025, 19 agosto

La tappa alla cattedrale di Leon si rivela, come ogni volta che l’ho visitata, ricca di un fascino giocato tra le luci delle vetrate e la profonda penombra delle sue navate dove le colonne giocano con gli spazi e li creano.
Un gioco di luci che sembra far risaltare gli stati d’animo altalenanti: a volte sollevati verso spiragli di luce, a volte immersi nei ripensamenti più o meno cupi… un gioco di stati d’animo e di emozioni che l’interno di questa cattedrale sembra esaltare…
Si entra in un’atmosfera carica di tensione spirituale dove la filosofia gioca il suo ruolo e ti consegna al tempo e allo spazio che sapienti pensieri hanno “architettato” e sapienti mani hanno realizzato… ognuno sparito nel suo eterno con una traccia debole di un sè sconosciuto a noi, ma cosi impresso in quelle pietre e in quei mosaici di vetro, in quelle sculture, bassorilievi, dipinti…
Piccolo grande uomo che hai contributo a costruire questa immagine, oltre ogni aspettativa, te ne stai qui nell’ombra mentre ti si passa davanti sospesi in mille pensieri…
Leon una cattedrale che si proietta verso l’alto con uno slancio che certo non si può dimenticare e dentro cui ci si vorrebbe sempre trovare.
Day 17

Estate 2025, 20 agosto

Ultime tappe di questo viaggio: Burgos e Logrono…
Quando si entra nella cattedrale di Burgos ci si trova tra merletti di pietra, colonne e archi spinti verso massime altezze, sculture e bassorilievi, vetrate luminose… in uno sguardo che solo può contemplare e che comprende umanamente la sindrome di Stendhal e spiritualmente la conversione… qui ci si gioca ogni pensiero d’arte e ogni anelito verso l’infinito.
Sono angoli di visuale e di prospettiva che ti mettono nel tempo e oltre, che sfidano le leggi della scienza per scoprire le regole della composizione delle figure, i giochi dei colori, le alternanze di luci e di ombre, il chiarore dei marmi e l’oscurità dei pensieri… passo dopo passo…
Solo gli occhi della contemplazione ci si scopre di avere, solo le emozioni sospese da ogni evento nascono dentro.
A Logrono ultima sosta di questo viaggio che qui si interrompe si passa da pellegrini e si ritorna pellegrini di questo mondo.
Day 18

Estate 2025, 21 agosto

Oggi il viaggio verso Barcelona per imbarcarci è piuttosto lungo… ci consente di ripensare, rivedere, ricordare… mentre si percorrono i molti km di strada…
Si susseguono immagini su immagini, fotografie rimaste impresse nella memoria, con tutto lo splendore e il fascino di storia, di arte e di testimonianze di fede rimaste in ogni luogo.
Un camino per noi come percorso nel tempo e nello spazio (tra Portogallo e Spagna) e nello spirito dell’avventura che è la nostra vita e che è la vita di tutti… una scoperta e riscoperta di tensioni e aneliti, sogni e realizzazioni, desideri e aspettative, delusioni e rincorse… il subbuglio dell’animo in questi camini si ricompone e si placa per scoprire nuove mete, giocarsi nuovi spazi di vita e rinnovate prospettive… mentre il tempo dell’estate si conclude e lascia spazio a quel senso di eterno che le pietre di queste cattedrali imprimono nell’animo.
In fondo non c’è soluzione di continuità tra una tappa e l’altra della vita… e con il pensiero d’aver concluso un altro tratto della propria strada si prosegue… verso il successivo, l’ignoto, l’imperscrutabile, il destino, il tempo e l’eterno…
Alcune domande si fanno pressanti.
È la chiesa che ha dato vita e sostenuto l’arte o è l’arte in tutte le sue manifestazioni che ha dato sostegno e vita alla chiesa e alla sua storia?
Queste grandi manifestazioni dell’ingegno e dello spirito dell’umanità, attraverso opere immortali, possono superare le tristi vicende umane che sono sottese alla storia della chiesa?
Si possono cancellare o dimenticare o sublimare gli eventi sociali perpetrati nel tempo: persecuzioni esecrabili, condanne al rogo, anatemi, stermini e guerre sante… con questi patrimoni riconosciuti dell’umanità?
Possono queste grandi cattedrali o umili chiese monastiche o solitari chiostri o merletti di marmo… contribuire ed essere sostegno della fede?
Domande forse primordiali… che il Camino di Santiago nella sua simbologia suscita in chi lo percorre con mente aperta e serena.
Una immagine emblematica tra tutte per concludere questa strada di vita in attesa del mare aperto di domani.