Catania, città “etnea”

Iniziate il vostro viaggio uscendo al Casello Catania Sud dell’Autostrada A19 oppure sempre allo stesso Casello dell’Autostrada Siracusa –Catania, per visitare la città. Nella zona vi erano stati insediamenti molto antichi ma Catania come città fu fondata nel 729 a.C. dai coloni greci calcidesi provenienti da Naxos, situata nei pressi di Taormina. La città fu prima conquistata dai Siracusani nel 403 a.C. e poi dai Romani nel 263 a.C. Sotto l’Impero Romano Catania si ingrandì e furono costruiti numerosi edifici pubblici. Dopo la caduta dell’Impero d’Occidente nel 476 d.C. la città fu dominata dagli Ostrogoti, dai Bizantini e dagli Arabi, che nel 1071 furono cacciati dai Normanni. Come tutta la Sicilia, Catania fu governata dagli Svevi, dagli Aragonesi e dagli Spagnoli. Infine nel 1700 si costituì il Regno di Napoli governato dai Borboni e questa dinastia governò la Sicilia e quindi anche Catania fino al 1861 quando nacque il Regno d’Italia. Catania nella sua storia subì grandi catastrofi come l’eruzione dell’Etna del 1669 e il terremoto del 1693. La città ha avuto ed ha ancora un ruolo commerciale di grande importanza per l’economia della Sicilia per merito delle sua attività portuali e produttive. In particolare è da ricordare che la sua provincia eccelle per la grande produzione di agrumi esportati in tutta Italia ed anche in Europa. Monumenti importanti di Catania sono il Duomo di Sant’Agata, l’Anfiteatro Romano e il Castello Ursino. Conclusa la visita imboccate la SS 114 per recarvi ad Acireale.

Catania: Duomo di Sant’Agata

Catania: Anfiteatro Romano

Catania: Castello Ursino

Acireale, “città lavica”

Usciti da Catania, prima di arrivare ad Acireale, come curiosità interessante osservate poco dopo Aci Castello i cosiddetti Faraglioni dei Ciclopi che nella tradizione popolare sarebbero i massi lanciati da Polifemo contro le navi di Ulisse e dei suoi caompagni che si preparavao alla fuga dopo essere stato accecato da loro, come racconta Omero nell’Odissea. Acireale è stata costruita su un piccolo promontorio di pietra lavica alto circa 160 metri, per cui l’abitato domina dall’alto la costa. L’origine del nome “Aci” (simile ad altri comni vicini) è dovuta la nome dato dai Greci ad un fiume che scorreva nelle vicinanza già da tempo scomparso. Secondo la leggenda il nome del fiume a sua volta derivava dal pastore Aci che si innamorò ddella ninfa Galatea e che fu ucciso per gelosia da Polifemo. La città sorse alla fine del Trecento e assunse il nome atuale nel 1642. Acireale si affermò come città di traffici per merito di ricchi artigiani che utilizzavao il porto per l’esportazione dei loro prodotti. Gravemente danneggiata dal terremoto del 1693 la città fu ricostruita in solenne stile barocco. Acireale partecipò attivamente all’impresa dei Mille di Garibaldi e poi con l’apertura delle Terme di Santa Venera essa diventò un centro termale molto rinomato. Negli anni si è affermato il famoso Carnevale di Acireale tra i più seguiti ed interessanti non solo della Sicilia. Monumenti di rilievo della città sono la Cattedrale di Maria Santissima Annunziata e il Palazzo Municipale. Conclusa la visita Inseritevi nella SP 59i per recarvi a Milo presso l’Azienda Vinicola Barone di Villagrande.

Acireale: il Duomo

Acireale: Palazzo Municipale

Storia dell’Etna Bianco

Furono i Greci ad introdurre la coltivazione dell’uva nella zona dell’Etna già nel VII secolo a.C. In seguito la viticoltura etnea subì una grave crisi nel periodo della dominazione araba, ma essa riprese vigore dal Settecento in avanti. La facilità di coltivazione di vigneti per merito della fertile sabbia lavica spinse nel tempo ad una produzione abbondante e i vini venivano esportati in Italia del Nord ed in Francia come prodotti da taglio. Solo negli anni Sessanta del secolo scorso cominciò una viticoltura di qualità soprattutto dopo che l’Etna Bianco ebbe ottenuto la DOC (Denominazione di Origine Controllata). I comuni di coltivazione dei vitigni sono dislocati sopra i 500 metri di altitudine e principalmente nel territorio di Belpasso, Nicolosi, Trecastagni, Zafferana Etnea e Milo. I terreni di questi comuni sono vulcanici con sabbia nera di origine lavica ricca di minerali, terreni che vengono rinnovati con le nuove eruzioni del vulcano. La fermentazione del vino viene effettuata in recipienti d’acciaio e l’affinamento in botti di legno o in barrique.

Caratteristiche dell’Etna Bianco

L’Etna Bianco si ottiene da uve dei vitigni Carricante (60%) e Catarratto (40%), ha un colore giallo paglierino con leggeri riflessi arancione, un profumo delicato con richiami floereali e un sapore fresco e delicato. Il vino deve avere una gradazione minima di 11,5 gradi ma normalmente si trova con 12,5/13 gradi. Può essere invecchiato fino a tre anni.

Grappoli di Carricante

Abbinamenti

L’Etna Bianco è un tipico vino da abbinare a piatti di pesce al cartoccio o in frittura, e a formaggi saporiti. Si può anche abbinare a arni bianche o bere come aperitivo. Il vino può accompagnare due piatti tipici di Catania: Pasta alla Norma e Sarde a beccafico.

Pasta alla Norma

Sarde a beccafico

Storia dell’Azienda Vinicola Barone di Villagrande

L’azienda fu fondata nel 1869 da Paolo Nicolosi in contrada Villagrande, alle pendici dell’Etna a 720 metri di altitudine. L’azienda è sempre rimasta proprietà della famiglia Nicolosi Asmundo ed oggi è diretta da Marco che si impegna a mantenere alto il prestigio conquistato negli anni per la passione che i suoi antenati hanno profuso nel loro lavoro. L’azienda in effetti ha saputo sfruttare al meglio i terreni di sabbia vulcanica ricca di minerali (ferro, rame, fosforo e magnesio) che rendono i vini raffinati e piacevoli al palato. La cura costante della coltivazione dei vitigni e delle varie fasi della vinificazione ottiene dei prodotti di alta qualità che è molto apprezzata dal mercato. L’azienda organizza visite di degustazione per consentire ai clienti di apprezzare la bontà dei propri vini. Potete anche voi prenotare una visita presso la sede aziendale in Via del Bosco 25 a Milo (CT).

Produttori di Etna Bianco

Azienda Vinicola Barone di Villagrande
Azienda Vinicola Tenuta Papale
Azienda Vinicola Serafica
Azienda Vinicola Nicosia
Azienda Vinicola Ciro Biondi
Azienda Vinicola Tenuta Monte Gorna
Azienda Vinicola Murgo
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