Iniziate il vostro viaggio uscendo al Casello Grottammare dell’Autostrada E 65 Adriatica e attraverso la SS 16 recatevi a San Benedetto del Tronto per una visita. Per alcuni scavi recenti si ipotizza che la città avesse avuto origine al tempo dei Romani, ma dati più certi fanno risalire la nascita della città al secolo X. Un documento del 998 dà notizia di un piccolo centro abitato intorno alla Chiesa di San Benedetto dove sono custodite le spoglie del santo martirizzato al tempo delle persecuzioni dei cristiani. Si ha poi notizia di un “castrum” sorto sul colle, cioè l’attuale Città Alta, intorno al quale si forma il primo centro abitato. San Benedetto fu a lungo contesa dalle città rivali di Fermo e di Ascoli e riuscì a svilupparsi solo quando raggiunse la tranquillità. Si ha notizia del 1615 che informa di uno sviluppo cittadino al di fuori delle mura verso il mare intorno alla Chiesa della Madonna della Marina e tale espansione proseguì nel corso del Settecento. La costruzione della ferrovia nel 1863 contribuì alla nascita di un’intensa attività turistica ed infine nel 1907 cominciò la costruzione del porto che fece diventare San Benedetto uno dei centri più importanti della costa adriatica per la pesca. Da allora la città ha sempre di più sviluppato questa “vocazione marinara” di intensa attività commerciale con le altre zone costiere dell’Italia e con le città della costa balcanica. I monumenti più significativi della città sono la Cattedrale della Madonna della Marina e la Torre dei Gualtieri. Conclusa la visita percorrete per un breve tratto ancora la SS 16 ma imboccate poi la SS 4 Salaria per raggiungere Ascoli Piceno.

San Benedetto del Tronto: Cattedrale della Madonna della Marina

San Benedetto del Tronto: Cattedrale della Madonna della Marina

San Benedetto del Tronto: Torre Gualtieri

San Benedetto del Tronto: Torre Gualtieri

Ascoli, “cuore del Piceno”

Le origini della città sono avvolte nel mistero, ma secondo gli storici antichi essa sarebbe stata fondata in epoca molto più antica della nascita di Roma da un gruppo di Sabini che fondendosi con gli abitanti locali avrebbero formato il popolo dei Piceni. Diventata alleata di Roma Ascoli poi partecipò alla ribellione della guerra sociale contro Roma nel 91 a.C. e per questo fu punita dai Romani. Ma subito dopo la città ottenne la cittadinanza romana ed essa avrebbe avuto un ruolo commerciale importante perché si trovava sulla Via Salaria che collegava il Tirreno con l’Adriatico. La città subì molti danni durante la guerra greco-gotica (535-553), ma godette di notevole benessere sotto la dominazione longobarda. Ascoli fu definita la “città dalle cento torri” che le famiglie nobili facevano costruire per mostrare il loro prestigio. Diventata città libera nel 1183 fu poi sottomessa da Federico II nel 1229. In seguito fu governata da diverse famiglia nobili, fu annessa al Regno di Napoli ed infine nel 1502 passò sotto la sovranità dello Stato della Chiesa fino all’Unità d’Italia del 1861. Ascoli Piceno è una città monumentale con un centro storico che si distingue per le sue costruzioni in travertino che creano un’armonia urbanistica di eccezionale bellezza. Simbolo di questa stupenda armonia è la celebre Piazza del Popolo, cuore della città, “salotto urbano” che per i suoi porticati e per la sua destinazione alle passeggiate e alle attività sociali è sempre stata associata alla Piazza San Marco di Venezia. Numerosi sono i monumenti religiosi e civili di grande interesse e tra essi spiccano la famosa Piazza del Popolo, di ci si è appena detto, la Cattedrale di Sant’Emidio e il Palazzo dei Capitani del Popolo. Conclusa la visita recatevi all’Azienda Vinicola Velenosi, Via dei Biancospini 11 di Ascoli.

Ascoli Piceno: Piazza del Popolo

Ascoli Piceno: Piazza del Popolo

Ascoli Piceno: Cattedrale di Sant’Emidio

Ascoli Piceno: Cattedrale di Sant’Emidio

Ascoli Piceno: Palazzo dei Capitani del Popolo

Ascoli Piceno: Palazzo dei Capitani del Popolo

Storia del vino Rosso Piceno

Il Rosso Piceno è il vino più diffuso delle Marche. Esso utilizza le uve del Montepulciano, molto coltivato sulla costa adriatica, e quelle del Sangiovese. Un recente discsiplinare del vino ha stabilito che la percentuale di Montepulciano deve prevalere su quella del Sangiovese, ma l’entità delle percentuali viene lasciata alle scelte dei singoli. produttori. La versione più interessante del vino è la Superiore che viene prodotta nella zona meridionale delle Marche al confine con l’Abruzzo tra il mare e Ascoli Piceno. I terreni sui quali si coltivano i vitigni del vino hanno una composizione di sabbia e di argilla che sono molto adatti per la viticoltura per la loro capacità drenante che li rende arieggiati e ricchi di minerali. La fermentazione e l’affinamento del vino vengono fatte in grandi botti di legno e più di recente in barrique.

Vigneti intorno ad Ascoli Piceno

Vigneti intorno ad Ascoli Piceno

Caratteristiche del Rosso Piceno Superiore

Il vino si ottiene da uve del vitigno Motenpulciano (35/85%) e dal vitigno Sangiovese (15/50%) con ampia libertàdi composizione. Il vino ha un colore rosso rubino intenso con leggeri riflessi granata, un profumo fortemente vinoso e un sapore secco, saporito ma di grande armonia. Il vino deve avere una gradazione minima di 11,5 gradi ma in genere viene messo sul mercato anche con 13-14 gradi. Può essere invecchiato anche fino a 8 anni.

Grappoli di Montepulciano

Grappoli di Montepulciano

Abbinamenti con il Rosso Piceno Superiore

Il vino si presenta di buona struttura e pertanto può accompagnare primi piatti saporiti conditicon ragù e carni bianche e rosse come arrosto di vitello, selvaggina, carne alla brace e fromaggi ben stagionati. Il vino si può accostare alle tradizionali olive ascolane fritte ed anche ad un piatto tipico ascolano, agnello alla brace.

Agnello alla brace

Agnello alla brace

Storia dell’Azienda Vinicola Velenosi

L’azienda ha una storia breve ma intensa e ricca di successi. E’ stata fondata nel 1984 da Ercole Velenosi insieme alla moglie Angela per sfruttare al meglio la terra della Valle del Tronto che da tanto tempo ha mostrato una grande vocazione vitivinicola. Con l’aiuto di validi collaboratori come Paolo Garbini i fondatori hanno seguito la tradizione enologica della zona ma aggiornando la tecnica di lavorzione seguendo i risultati della ricerca sviluppata nella coltivazione della vite. I terreni di coltivazione sono situati sulle colline di altezza tra 150 e 200 metri che vengono giudicati ideali per la viticoltura. L’azienda ha ottenuto riconoscimenti dalle riviste specializzate ma soprattutto ha conseguito il successo commerciale per la bontà dei suoi prodotti tra i quali spicca il Rosso Piceno Superiore. L’azienda organizza visite di degustazione nella sua sede di Via dei Biancospini 11 di Ascoli Piceno, e voi potete orgnizzare la vostra partecipazione a tali eventi prenotando per tempo il vostro arrivo.

Produttori di Rosso Piceno e dintorni

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