Day 1

PADOVA

• La pianta più antica dell’Orto botanico è una palma nana di San Pietro. Ha più di quattro secoli: fu piantata nel 1585! • Nessun pittore prima di Giotto (1267-1337) aveva mai rappresentato con tanto realismo ambienti e personaggi, come dimostra l’affresco che raffigura l’Adorazione dei Magi.

Inizia il tuo itinerario dalla Basilica di Santa Giustina, originaria del V secolo, caratterizzata da 8 cupole che la sormontano e le conferiscono un aspetto orientaleggiante. Per le sue dimensioni è considerata una delle più grandi basiliche cristiane del mondo. Di fronte alla chiesa si trova Prato della Valle, una grande area verde circondata da un fossato e arredata con 78 statue di cittadini illustri. Da Prato della Valle, imboccando Via Belludi, raggiungi facilmente l’Orto botanico; è uno dei più antichi del mondo, risale al Cinquecento e ospita circa 7500 piante.
Oltrepassa il ponte sul canale, prosegui il cammino lasciando alla tua destra la Biblioteca Civica e giungi alla Piazza del Santo, in cui è posta una splendida statua equestre in bronzo, il Monumento al Gattamelata, capolavoro quattrocentesco di Donatello.
La piazza è dominata dall’imponente Basilica di Sant’Antonio, uno dei più famosi santuari d’Italia, importante luogo di culto e meta di pellegrinaggi.

Basilica di Sant’Antonio

Eretto nel XIII secolo, il santuario presenta, nella sua complessa struttura, una fusione di stili: dal romanico della facciata al gotico delle navate interne, alle cupole bizantine.
L’interno, suddiviso in tre navate, comprende opere di notevole valore artistico: gli affreschi trecenteschi di Altichiero nella Cappella di San Felice, i bronzi quattrocenteschi di Donatello, che ornano l’altare maggiore, con accanto il monumentale candelabro del VI secolo, nella cappella contenente l’Arca del Santo.
Uscito dalla Chiesa percorri Via del Santo; all’incrocio con la Via San Francesco gira a sinistra e raggiungi Piazza delle Erbe, in passato come oggi sede del mercato della verdura.
Sei nel cuore medievale della città: davanti a te si erge il Palazzo della Ragione, costruito agli inizi del Duecento come sede degli amministratori della giustizia del Libero Comune.
Da Piazza delle Erbe raggiungi Via Roma e gira a sinistra, prosegui poi lungo Corso Garibaldi fino ai Giardini del l’Arena, dove sorge la Cappella degli Scrovegni, costruita fra 1303 e il 1305. Il suo interno ospita il più importante ciclo di affreschi di Giotto, dedicato alle Storie della Vergine e di Cristo.

Day 2

PADOVA

• La facciata a doppia loggia della Villa Garzoni-Michiel a Pontecasale ti ricorderà senz’altro quella di molti palazzi veneziani. • La Torre Maggiore di Piove di Sacco; nel 1415 da fortificazione difensiva è diventata un campanile.

Nei secoli successivi al Medioevo il destino delle terre del Basso Padovano cambiò: non più campi di battaglia, ma luoghi di riposo e villeggiatura per i nobili veneziani.
Comincia il tuo itinerario da Bagnoli di Sopra, dove un ex monastero femminile divenne nel XVII secolo Villa Widmann, accanto alla quale fu poi costruita la raffinata Palazzina Widmann.
Da qui dirigiti verso Conselve, che nel 1325 finì distrutta nel corso della guerra tra Padova e Venezia e che nel XVII e XVIII secolo rifiorì arricchendosi di palazzine eleganti, costruite da molti signori di Venezia come “case di campagna”.
All’uscita dell’abitato visita Villa Sagredo, realizzata attorno al 1660 come padiglione di caccia della nobile famiglia veneziana.

Villa Sagredo, facciata ovest

Prosegui poi fino ad arrivare a Pontecasale, dove spicca un’altra residenza di campagna veneziana, la più importante della zona: la Villa Garzoni-Michiel, opera di Sansovino, l’architetto che progettò la Libreria Sansoviniana di Venezia.
Nel successivo paese di Candiana il tuo itinerario devia verso Nord per giungere a Piove di Sacco. Se osservi attentamente il campanile del suo Duomo ti accorgerai forse che si tratta di una costruzione particolare: fino agli inizi del XV secolo era infatti la Torre Maggiore, perno di un imponente sistema di fortificazioni di cui non rimane altra traccia.

Day 3

VICENZA

• La statua di Andrea Palladio in Piazza dei Signori a Vicenza. La sua opera più famosa: la Rotonda. • Le scene del Teatro Olimpico sono quelle realizzate in legno e stucco per il primo spettacolo del 1585. • Villa Valmarana è detta anche Villa dei Nani, per le statue che ornano la recinzione.

Vicenza è la città che più di ogni altra testimonia il genio e lo stile di Andrea Palladio, che progettò ben ventisei monumenti cittadini. Inizia la tua visita alla città dalla Basilica Palladiana. Quando Palladio ebbe l’incarico di restaurare il Palazzo della Ragione, decise di ornarlo con una doppia galleria a portico, formata dal susseguirsi di archi sostenuti da colonne. Questo edificio era così solenne da essere chiamato basilica, quasi come se fosse una chiesa. Al piano inferiore orafi e gioiellieri svolgevano le loro attività commerciali, mentre il piano superiore era destinato alle attività amministrative e politiche.

Piazza dei Signori

Di fronte, al di là della Piazza dei Signori, si trova la Loggia del Capitaniato, altra opera palladiana. Gira a destra in Corso Palladio, la via principale della città che prende il nome dal celebre architetto. Alla fine del corso trovi, sulla destra, il Palazzo Chiericati che ospita la sezione d’arte medievale e la pinacoteca del Museo Civico.
Nei pressi del Museo entra in visita alla Chiesa di Santa Corona. Si chiama così perché custodisce la reliquia della Santa Spina, che si dice fosse parte della “corona di spine” di Gesù Crocifisso. All’interno puoi ammirare due famose opere: l’Adorazione dei Magi del Veronese e il Battesimo di Gesù del Bellini.
In fondo a Corso Palladio, svoltando a sinistra, raggiungi il Teatro Olimpico: ammira l’ultima opera progettata da Palladio prima della sua morte. È ispirato ai teatri dell’antica Roma, con gradinata a semicerchio al chiuso di una sala e uno scenario fisso che crea un imponente senso di profondità.
Se hai ancora tempo a disposizione, puoi visitare due monumenti poco fuori della città.
Fermati ad ammirare la Villa Valmarana, decorata da un importantissimo ciclo di affreschi dei pittori della famiglia Tiepolo, Giambattista e Giandomenico.
Visita infine la Villa Almerico-Capra, conosciuta con il nome di Rotonda, perché al centro dell’edificio si trova un salone circolare coperto da una cupola. È ritenuta il capolavoro del Palladio, l’edificio simbolo del suo ideale di architettura.

Day 4

VERONA

• La facciata della Basilica di San Zeno è abbellita dal rosone, un’ampia finestra circolare che rappresenta la ruota della fortuna, di buon augurio. L’interno severo della Basilica di San Zeno è uno scrigno di tesori d’arte. • La Loggia del Consiglio, in Piazza dei Signori, è stata eretta alla fine del XIV secolo. • La curiosa acquasantiera dei Gobbi (Chiesa di Sant’Anastasia) risale al Cinquecento.

Dal punto di vista economico e culturale Verona è molto attiva e vivace, anche se, in realtà, è un’antica “signora” che porta con eleganza i suoi duemila anni di storia. Nel mondo è nota come “la città di Romeo e Giulietta”, anche se questi personaggi, forse, sono esistiti solo nella fantasia di William Shakespeare… e in quella degli innamorati di tutte le età.
Inizia il tuo percorso da Piazza San Zeno, dove si erge la maestosa Basilica di San Zeno Maggiore, iniziata nel IX secolo, capolavoro dello stile romanico in Italia. Nella parte centrale della facciata spicca un grande rosone del Due cento; il prezioso portale in legno è decorato da 24 piccole lastre di bronzo che rappresentano scene di carattere religioso.
Dirigiti da Piazza San Zeno verso l’Adige e percorri il lungofiume fino a Castelvecchio, la fortezza costruita dal Signore Cangrande II della Scala a metà del XIV secolo. Qui puoi visitare il ricchissimo Civico Museo d’Arte ospitato al suo interno.
Lasciati alle spalle Castelvecchio, imbocca Via Roma e raggiungi Piazza Bra’, sempre animata, dominata dalla mole imponente dell’Arena, il più importante monumento dell’epoca romana di Verona e di tutto il Veneto.

Arena

Prosegui in Via Anfiteatro e Via Stella, poi gira a sinistra in Via Cappello, dove sorge l’edificio considerato, per tradizione, la Casa di Giulietta. Poco più avanti si apre la vivace Piazza delle Erbe: in epoca romana, qui sorgeva il Foro. In epoca medievale la piazza diventò il centro economico del Libero Comune e ancora oggi è sede del mercato. Alle spalle di Piazza delle Erbe c’è Piazza dei Signori, per secoli cuore politico della città. Su di essa si affacciano il Palazzo del Comune, del XII secolo, il Palazzo del Capitano e quello della Prefettura, del XIV secolo e la quattrocentesca Loggia del Consiglio, un capolavoro di archi, colonne e marmi. Dalla piazza si arriva alle Arche Scaligere: si tratta di un luogo di sepoltura, in stile gotico, che accoglie le tombe dei Signori della Scala che ebbero il dominio di Verona tra il XIII e il XIV secolo. Le arche sono decorate con gli stemmi della famiglia o con statue che rappresentano i defunti. Percorrendo ora Corso Sant’Anastasia trovi la Chiesa di Sant’Anastasia, il più importante edificio gotico della città, iniziato alla fine del Duecento. La chiesa è un gioiello d’arte, soprattutto per lo splendido portale in marmo e le acquasantiere del Cinque cento, dette dei Gobbi.

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